Mercoledì 6 Febbraio

Ieri buone sensazioni a nuoto, il lavoro di potenziamento braccia-spalle sembra funzionare, sto recuperando l'energie e piano piano sento che la forma riprende, cerchiamo di proseguire su questa strada, sto delineando anche le gare di Aprile e Maggio, mi piacerebbe fare anche una gran fondo in primavera. Ho ripreso a (ri)leggere "Oltre l'alimentazione dello sportivo"


Riporto alcuni concetti tratti dal libro: IL COSTO DEL SOVRAPPESO NELLO SPORTIVO
"Essere in sovrappeso per l'atleta rappresenta sempre un grave danno nei confronti della prestazione. Il primo problema che deve porsi un atleta riguarda il carburante necessario per completare la prestazione, se un atleta di 70kg con i serbatoi regolarmente riempiti (dopo un buon pasto prima della gara), dispone di circa 100gr. di zuccheri nel fegato e di 400gr. all'interno dei muscoli per un totale di 2000kcal. Questi zuccheri si trovano sotto forma di glicogeno. Oltre a questo disponiamo una una scorta di grassi quasi illimitata, se per il nostro atleta di 70kg con una massa grassa "da atleta" pari al 12% del peso disporremo di 8,4kg di grassi che potrebbero apportarci la bellezza di 75.600kcal! Benché una larga parte di questo grasso è funzionale per il corretto funzionamento dell'organismo, si può per approssimazione considerare illimitata la disponibilità di grassi per uso energetico, il problema relativo all'uso dei grassi, possono essere consumati solo ed unicamente insieme agli zuccheri e in parte proteine mai da soli. 
Il consumo energetico della corsa può essere così formulato:
Consumo Kcal= K x (peso altelta) x (km percorsi)
K = Coefficiente di economicità di corsa (da 0,85 per atleti alto livello fino a 1,15 per atleti principianti valore medio 0,9 - 1)
esempio: 0,9 x 70kg x 42km = 2650kcal
Ogni kg di peso che ci portiamo addosso si trasforma (in una maratona) in una cinquantina di kcal in più da fornire al nostro organismo.
In sintesi se siamo in sovrappeso  le nostre disponibilità di glicogeno saranno percentualmente basse rispetto al fabbisogno energetico complessivo per la gara, tanto maggiore sarà la differenza tra peso ideale e peso reale, tanto più bassa sarà la percentuale di zuccheri disponibile e tanto più scarsa la nostra prestazione.
Questo peso superfluo contribuisce a un peggioramento della prestazione che si può calcolare in circa 2 minuti per kg di sovrappeso in una maratona."
Luca Speciani

Oggi nuoto in pausa pranzo mi unisco al gruppo delle 13, dove fanno sempre lavori sulla velocità e questa sera pista ripetute sui mille in campestre.

Nuoto pausa pranzo:
300 Riscaldamento
100 Dorso
200 Tecnica
lavori di velocità medio alta (da definire)
100 Sciolte

Corsa Campestre:
Riscaldamento
Tecnica
1x2000 in campestre 3':25" (2':30") + 4 x 1000
Defaticamento



Commenti

Post più popolari