Martedì 14 Luglio 2015
Week end ad alta quota, a prendere un po' di fresco, ma non sono andato a Madesimo, ma a San Simone, vicino a Foppolo, a 1700mt di altezza, gentilmente ospitati dalla famiglia Greg!
Ma prima di partire, Venerdì sera in pista, abbiamo organizzato una piccola zona cambio, allenando anche la transizione bici-corsa, facendo un giro della zona industriale in bici, cambio veloce (T2) e 2 giri di pista, di cui i primi 200mt forti, la parte centrale corsa media e gli ultimi 200mt ancora forti, ripetute per 4 volte. Bel lavoro corto ma intenso, sicuramente da ripetere.

La discesa ha sollecitato un po' le miei ginocchia e soprattutto i polpacci, ma questo non ci ha fermato e prima di cena corsetta di 35 minuti per sciogliere le gambe.

Intanto due tristi notizie dal Tour de France,

La seconda è che Luca Paolini è risultato positivo alla cocaina.
La notizia scuote il mondo del ciclismo, punto di riferimento del Team Katusha, la formazione russa capitanata da Joaquin Rodriguez, è risultato positivo alla cocaina durante un controllo effettuato al Tour. Il corridore milanese è stato controllato lo scorso 7 luglio. A rendere nota questa positività è la stessa Uci, il governo mondiale della bicicletta, con una nota ufficiale. Il milanese da anni trasferitosi nel comasco quest'anno vincitore della Gand-Wevelgem anche ieri si era reso protagonista nel finale di corsa per pilotare come sempre Alexander Kristoff. Il corridore è stato sospeso e adesso ha il diritto di chiedere le controanalisi sul campione B.
Luca Paolini non è un corridore qualsiasi, ma un atleta che più e più volte era stato preso a modello per il suo modo di intendere e interpretare il ciclismo. Davide Cassani, ct azzurro, l'ha sempre considerato punto centrale del suo progetto. Non è un mistero che il 38enne corridore comasco avesse già dato addio alla maglia azzurra: «non ho più l'età, spazio ai giovani…», ma Cassani stava proprio in questo periodo facendo di tutto per dissuaderlo dalla decisione presa e farlo tornare sui suoi passi. «Sono senza parole - ci dice Davide Cassani raggiunto telefonicamente -. È un mazzata tremenda, e la cosa che più mi avvilisce è che non riesco a darmi una spiegazione. Sono avvilito».
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