Martedì 22 Settembre 2015


Non sono riuscito a Gareggiare Sabato, ma comunque, ho trovato il modo di allenarmi sul percorso gara di Peschiera. Sabato mattina, prima della partenza, sono andato a testare la bici da crono della Kuota, la Kalibur, ho fatto una 20ina di km su parte del percorso, bici meno "estrema", meno rigida, della mia Plasma, ma per avere un giudizio finale bisognerebbe fare molti più km.



Quando sono tornato dal giro test, ho ripreso la mia bici e sono andato a fare il giro della frazione di bike in solitaria, (mentre partiva la prima batteria donne) percorso molto bello, con tanti mangia e bevi , ho cercato di spingere sempre nonostante il vento, alla fine ho fatto 35km a 33 di media. Mi sono cambiato e ho aspettato Alessia per correre insieme a lei l'ultima frazione, cercando di mantenergli un ritmo costante, lei ha chiuso al primo posti di categoria, io ho fatto un ottimo allenamento, a fine giornata ero provato, con più di 100km di bici e 10 di corsa.



Il giorno dopo anche se mi sentivo scarico, siamo andati ad affrontare la salita di punta Veleno, da un po' di tempo avevo questo tarlo, per arrivare, partendo da Desenzano, ci sono più di 50km lungo il lago, in mezzo a un traffico infernale, visto la bella giornata di sole. Salita durissima, la più estrema che ho fatto, ci sono 6km al 17% di media!!! Più che una fatica di gambe o di fiato, mi faceva male la schiena, per la posizione che la pendenza ti costringe ad avere, comunque bella soddisfazione quando si arriva in cima e si scollina... il ritorno bello sostenuto su strade interne, bel giro da 120km.

Oggi in pausa pranzo nuoto e questa sera se riesco faccio un giro a Mesero, in previsione della gara di Domenica, campionato Bustese di bici:




Intanto al circuito e super a Lessing Triathlon, Gomez nella storia: 5° titolo mondiale.


A volte basta un secondo posto per entrare nella storia. Javier Gomez, fuoriclasse spagnolo e medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Londra, taglia il traguardo della Grand Final della World Series di Chicago alle spalle del mattatore di giornata, il suo connazionale Mario Mola, ma festeggia il 5° titolo mondiale (3° consecutivo). La corona iridata è infatti assegnata sommando i punteggi ottenuti nel corso delle 8 tappe del massimo circuito mondiale: il 32enne galiziano ha dimostrato solidità, continuità, determinazione, ingredienti necessari per calare la cinquina e cancellare un pilastro del triathlon come Simon Lessing, fermo a quota 4 titoli mondiali. «Penso che sia fantastico questo momento – ha detto Gomez dopo il traguardo – non riesco ancora a capire che cosa ho combinato, oggi e negli ultimi anni: è semplicemente incredibile. Oggi Mario (Mola, ndr) era troppo forte anche per me, ma è bello festeggiare uno storico titolo mondiale sul podio dell'ultima gara». Il podio di Chicago si completa con il terzo posto del sudafricano Richard Murray mentre, il bronzo mondiale, dietro a Gomez e Mola, va a Vincent Luis (Fra), 5° a Chicago.




Può sorridere anche Alessandro Fabian 16° al traguardo a 1' dalla zona medaglie. Una gara da protagonista, sempre nelle posizioni di testa nella prime due frazioni con una corsa che finalmente non ha dato problemi: l'infortunio al ginocchio che lo ha tormentato per buona parte della stagione, pregiudicando i primi 4-5 mesi di lavoro, sembra ormai alle spalle e il carabiniere padovano può ricominciare a pensare in grande verso Rio 2016. Confortante anche la prova di Davide Uccellari, 19° al traguardo, anch'egli tornato competitivo a meno di un anno dai Giochi, mentre Luca Facchinetti chiude al 31° posto.
La prova femminile ha evidenziato lo strapotere dell'americana Gwen Jorgensen che si prende il successo nella Grand Final e l'oro iridato per il secondo anno consecutivo. Staccate le azzurre: Annamaria Mazzetti è 19a mentre Alice Betto, reduce da un infortunio alla caviglia, chiude 34a. Per entrambe, il gap nella frazione di corsa è apparso evidente ma c'è un anno di tempo per inseguire. Il cammino verso i Giochi parte proprio da qui.

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