Giovedì 03 Luglio 2014

Ieri in pausa pranzo ho nuotato con il gruppo delle 12, l'aria frizzante ha stimolato i soliti che tirano l'allenamento e nella parte centrale sono saltato come un birillo, velocità troppo alte per me. Dovevo fare 10x200, ma giravano in 1':15" sui 100 e alla quinta ripetuta non sono più riuscito a stare nei tempi, ho cambiato il lavoro facendo dei 100 forti.

500 Riscaldamento
3x100 misti
3x100 tecnica
10x200 ripartenza 3':10" (ho trasformato 4x200+4x100)
100 sciolti

Alla sera invece lavoro veloce in pista con un buon riscaldamento, andature e ripetute 3x(300(2')+200)(3')+500 forte, defaticamento.
Ho fatto fatica a correre, gambe sempre pesanti e imballate, oggi nuoto e basta.

seconda parte  Emil Zatopek LA LOCOMOTIVA UMANA;
Quando si presentò alle Olimpiadi del 1952, era un trentenne calvo che si allenava da solo, a causa dei pochi atleti presenti nella sua nazionale, Zatopek aveva la possibilità di scegliere quali competizioni e su quale distanza partecipare, quindi le scelse tutte. Partecipò ai 5000 metri e vinse, stabilendo il nuovo record olimpico. Poi partecipò ai 10mila metri e vinse il secondo oro, facendo anche qui il record. Poi tentò anche la maratona, la sua prima maratona. L'inesperienza di Zatopek fu subito evidente, una giornata molto calda e l'inglese Jim Peters, all'epoca detentore del record mondiale, decise di sfruttare il caldo per mettere in difficoltà Zapotek. Dopo 15km, Peters era già 10 minuti al di sotto del suo record mondiale. Zapotek non era sicuro di mantenere un ritmo così massacrante per più di 40km, allora affiancò Peters e gli disse << Mi scusi, questa è la mia prima maratona, non stiamo andando troppo forte?>>
No! rispose Peters, anzi troppo lenti. Zapotek rimase sorpreso da quella risposta e chiese << ma è sicuro che siamo lenti?>> Si! rispose Peters, dopodiché fu lo stesso Peters a doversi sorprendere. <<Ok grazie>> gli disse Zapotek, che lo prese in parola e accellerò, stancando Peters. Quando entrò nello stadio, per l'ultimo giro di pista, fu salutato da un boato, non solo dai suoi fan, ma anche dagli atleti di ogni nazionalità che affollavano la pista per acclamarlo. Zapotek tagliò il traguardo con il suo terzo oro olimpico, dai qui il soprannome di LA LOCOMOTIVA UMANA
Quando l'armata rossa marciò su Praga nel 1968, per schiacciare i movimenti democratici cechi, a Zapotek fu offerto di scegliere: poteva salire sul carro dei sovietici e fare l'ambasciatore sportivo, oppure passare il resto della vita a pulire i cessi in una miniera d'uranio. Zapotek scelse i cessi, e fu così che uno degli atleti più amati al mondo scomparve dalle scene.



biografia http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=1000&biografia=Emil+Zatopek
"da Born to Run - Christopher McDougall"


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