Venerdì 6 Dicembre 2013

Ieri uscita in bici, in pausa pranzo, bella giornata di sole, ma uscita sfortunata, infatti a metà giro, mio fratello rompe il pignone  non potendo più pedalare!! Ovviamente eravamo in mezzo al nulla, solo vigne e collinette, da li x 10km lo spinto fino alla civiltà, facendo un doppio allenamento.
Alla sera corso di nuoto basato sulla velocità, con la parte centrale di 3x8x25 a tutta, l'allenamento è stato:

300 Riscaldamento
2x50 misti cambio 12.5
2x100 misti
200 misti (bracciata 3-6)
3x8x25 max velocità
200 sciolte

Oggi in pausa pranzo nuoto ancora con il gruppo delle 12 in manara vasca lunga, Mercoledì non sono riuscito a stare dietro in scia, hanno fatto 20x200 troppo forte per i miei ritmi, vediamo oggi di migliorare-
Questa sera ripetute in campestre 8x1000 (1 media + 1 forte).

giro vigne

vigne

vigne

vigne


Luca a piedi

INTEGRAZIONE CONTINUA...
"Si parla di integrazione sportiva quando la normale alimentazione giornaliera, e, in questo caso, alimentazione pre gara, non è sufficiente per svolgere una determinata gara o manifestazione di lunga durata. I principale obiettivi di un'integrazione devono essere:

  • fornire all'organismo 1 ottima idratazione
  • creare adeguate riserve muscolari ed epatiche (glicogeno di riserva)
  • prevenire l'ipoglicemia (abbassamento di glucosio nel sangue)
I carboidrati depositati sottoforma di glicogeno nei muscoli e nel fegasto, hanno un ruolo primario nel fornire energia mediate il metabolismmo energetico. Un buon equilibrio tra assunzione di carboidrati (energia) e di acqua (sali minerali) è fondamentale per una preparazione adeguata alla vigilia della maratona o allenamento lungo. Una carenza e diminuzione di energie disponibili è legata alla comparsa della fatica, sia fisica che mentale, un abbassamento della prestazione, fino al completo esaurimento delle scorte di energia (muro del maratoneta).Inizialmente la fonte di energia ci viene fornita dall'utilizzo del glicogeno presente nel fegato e nei muscoli (dieta a carico di carboidrati nei gionri precedenti e riposo), poi, man mano, subentrano i grassi e il glucosio presnete nel sangue. Se però il ritmo gara è troppo alto inzialmente accadano due situazioni negative:
  • consumo eccessivo di carboidrati
  • mancato innesco del metaboismo dei grassi
Queste due condizioni conducono l'organismo a trovarsi privo di energia man mano che i chilometri aumentano..." continua..

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