Martedì 27 Ottobre 2015


E dopo la conquista della slot nel circuito Ironman, ho preso la qualifica per i mondiali ad Amsterdam nel 2016 nel circuito Challenge, arrivando terzo nella mia categoria M1.
L'anno prossimo lascio questa categoria che mi ha regalato diverse soddisfazioni e passo M2 cercando nuove sfide.
Comunque questa trasferta non è positiva come sembra, la gara mi lascia tre cose, una positiva e due negative.
La prima, positiva, non è la soddisfazione per la qualifica ottenuta per la gara di Amsterdam http://www.challenge-almere.com/ , ma è la testardaggine e ostinazione che ho avuto ad arrivare al traguardo, nonostante i problemi fisici.
La seconda, è che mi sono reso conto, che gare così impegnative a fine stagione non sono in grado di reggerle, mentalmente e fisicamente, la stagione è troppo lunga per me, arrivare a fine Ottobre ed affrontare questo tipo di competizione, fisicamente rallento, perdo voglia e costanza negli allenamenti, ma soprattutto di testa non ci sono.
La terza è la sofferenza che è andata oltre al divertimento, sofferenza di dolore, infatti sono sceso dalla bici con il piriforme infiammato che mi ha costretto a correre 21km con la gamba sinistra contratta, ora la condizione post gara sono pessime, muscoli affaticati, piriforme infiammato, mi tocca rinunciare a fare il pacer alla mezza di Busto, perché non posso garantire un servizio adeguato agli atleti, in dubbio anche la partecipazione di Domenica al Duathlon di Isso.
Ma veniamo alla gara, inutile raccontarvi cos'è la Sardegna, nuotare in queste acque trasparenti, dove anche all'argo riesci a vedere il fondale, pedalare prima nell'entroterra e poi lungo la costa, gustandoti panorami mozzafiato e alla fine correre lungo il mare, tanta bellezza non è descrivibile in un testo, ma bisogna essere sul posto e viverla, questa location si posiziona sicuramente ai primi posti come bellezza del territorio. 



Alle ore 8 parte la gara, prima gli Elite, ore 8:03 partono le donne e alle 8:05 tutti gli Age group, la temperature è mite, il mare è tranquillo, sono due giri da fare, per un totale di 1900 mt, anche se a mio avviso era qualcosina più lungo, il nuoto scorre via abbastanza tranquillo, anche se al primo giro prendo un po' troppe botte, ma cerco di stare sereno e nuotare senza andare in affanno, esco dall'acqua in 31 minuti, corro in T1, posizionata dentro al resort Forte Village, via la muta e salgo in bici per affrontare 85km su un percorso senza grosse altimetrie, ma di difficile gestione delle energie, ho optato per la bici da corsa invece che da crono, decisione azzeccata perché utilizzando la crono non sarei riuscito a correre.


I primi 30 km scorrono abbastanza bene, con continui mangia e bevi allungati, che mi portano ad affrontare la prima e unica salita di 6km con pendenza intorno al 6% - 7%, salgo senza troppi sforzi, sono consapevole che devo risparmiare energie, infatti dopo una discesa divertente, ci si avvicina al giro di boa per tornare verso la partenza, tutto sulla costa, qui incomincia il vero percorso in bici, dove mostra tutta la sua durezza, definisco questa ultima parte del tracciato "spietato", infatti non ti lascia margine di recupero, non ti permette di mantenere un ritmo costante, ci sono continui cambi di pendenza improvvisi sopra al 11% , curve, contro curve, discesa e subito salita e come non bastasse vento e vento che ti soffia contro, insomma per me è stata una sofferenza, se devo definire una scala di fatica, da zero (relax) a 10 (ritiro dalla competizione), in questa frazione di bici sono arrivato a 7!

Arrivo al T2 posto all'esterno del villaggio, dove incomincia la corsa, due giri da 10 km, appena metto le scarpe capisco subito che le gambe non ci sono e un dolore costante al gluteo sinistro non mi permette di distendere la gamba, muscolarmente sono provato, per 5km combatto con me stesso se fermarmi, camminare o andare avanti, mi guardo intorno e vedo che anche gli altri atleti non sono in piena forma, anche per loro, il percorso in bici ha lasciato il segno, questo mi da morale, supero diversi atleti e decido di rallentare il passo e rilassare le spalle, provo a darmi piccoli obiettivi, ristoro, alberi, atleti, guardo il mare, la costa, tutto quello che può distrarmi dalla sofferenza e i km passano, mi ritrovo così al secondo giro, mi dico che se raggiungo il cartello del 17,5km nulla può più fermarmi e il tempo scorre e al cartello ci arrivo, ma con lui arrivano anche i primi crampi al quadricipite destro, cerco di controllarli, immagino che chi mi guarda a correre, mi trovi rigido come un robot, ma come mi sono promesso nulla mi può negare la maglietta da finisher, l'ultimo km è interminabile ma lo finisco, supero il traguardo e cerco solo un posto dove sedermi, dove crampi e dolori saltano fuori tutti insieme..... in questa frazione la scala di sofferenza raggiunge livello 9, a un passo dal ritiro....




Mi piazzo 30esimo assoluto e 3 di categoria, con questi tempi:

SWIM     : 31:16
T1           : 02:02
BIKE       : 02:31:48
T2           : 00:53
RUN       : 01:29:27


Qui le classiche di tutti gli eventi: http://www.kronoservice.com/it/ksworld/schedaclassifica.php?idgara=1524

Quattro bei giorni a Santa Margherita di Pula con una compagnia divertente e serena concludono questa gita al mare di fine Ottobre.



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