Venerdì 24 Maggio 2019


Il 22 Maggio ho festeggiato il mio 48esimo compleanno, gli anni passano e gli acciacchi aumentano, 
ci sono anni dove si sta meglio e anni (come questo) dove le cose non vanno come devono, ma l'importante è non mollare e cercare sempre di dare il meglio in ogni situazione...
Ho ricevuto un bel regalo e il Garmin Forerunner 935 è uno sportwatch multisport di ultima generazione, completo della classica fascia cardio per correre, più quella per nuotare, leggero e pieno di funzionalità, qui la scheda tecnica


Scheda tecnica Garmin Forerunner 935

  • Generale: ghiera in polimetro rinforzato in fibra, cinturino QuickFit 22 mm in silicone, cassa da 47x47x13.9 mm, peso 49 grammi, impermeabilità 5 ATM, 64 MB memoria interna.
  • Schermo: lente in vetro, antiriflesso MIP transflettivo, 240x240 pixel, 64 colori.
  • Sensori: GPS, Glonass, Garmin Elevate Cardio, Altimetro barometrico, Bussola, Giroscopio, Accelerometro, Termometro.
  • Connettività: Bluetooth Smart, ANT+, Wi-Fi, Connect IQ 2.2.
  • Funzioni orologio: sincronizzazione GPS, Timer, Sveglia, Cronometro, Ora alba e tramonto, Ora legale automatica.
Non mi resta che utilizzarlo...



Ieri il giro d'Italia ha affrontato la prima tappa con vera salita, da CUNEO-PINEROLO 158km, che ha rivoluzionato la classifica, la tappa è stata vinta da
Cesare Benedetti e la maglia rosa è andata a Jan Polanc della Uae Emirates,stessa squadra di Valerio Conti, ora la classifica generale e:

1. Jan Polanc (Slo) 48h 49’ 40”
2. Primoz Roglic (Slo) a 4’ 07”
3. Valerio Conti a 4’ 51”
4. Eros Capecchi a 5’02”
5. Vincenzo Nibali a 5’51”
                                6. Bauke Mollema (Ola) a 6’02”         

                                7. Rafal Majka (Pol) a 7’ 00”   
                                8. Richard Carapaz (Ecu) a 7’23”

                                9. Andrey Amador (C.Rica) a 7’ 30”
                               10. Hugh Carthy (Gb) a 7’33”
                               13. S. Yates a 7’53”
                               16. Lopez (Col) a 8’08”
                               21. Landa (Spa) a 8’31”




Ma questo week end ci aspettano 3 giorni di grande ciclismo, con 3 belle tappe di montagna, a partire da oggi ci sarà l'arrivo sopra i 2000mt, con partenza da Pinerolo e arrivo a Ceresole Reale, 196Km, le scalate saranno il Colle del Lys dal suo versante più duro, tratti tra il 9 e il 10%, poi ci sarà la salita di Pian del Lupo con lunghi tratti sopra il 10%, poi dopo un lunghissimo falsopiano in salita, affronteranno l'ultima salita con media del 9% a carreggiata ristretta che porta all'arrivo a quota 2247mt.

Sabato da Saint Vincent - Courmayeur 131km con solo 14km pianeggianti; nell'ordine Verrogne 15km di salita, Combes fino al bivio per Arvier e si sale ancora a Morgex per strade a mezza costa e panoramiche per scalare il Colle San Carlo la cui picchiata porta a La Thuile e Pré-Saint-Didier dove attraverso la strada vecchia si risale verso Courmayeur
                                 

Domenica da Ivrea a Como con il passaggio all'87km da Busto Arsizio, prima parte di tappa pianeggiante, fino a Bellagio dove inizia la salita del Ghisallo, con pendenze fino al 14% , discesa e poi di nuovo salita, Colma di Sormano, per poi scendere a Como dove si affronta la dura salita verso Civiglio con pendenze praticamente sempre attorno al 10%.Lunedì riposeranno per poi affrontare l'ultima settimana del giro...


Vi lascio con il racconto di un atleta diabetico che ogni giorno deve gestire questa malattia e riuscire a equilibrare vita privata, sport e diabete.....

" Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. "

"La corsa è la mia insulina, non potrei farne a meno. Mi aiuta ad abbassare il livello glicemico e mi fa stare bene. Insomma, non ci rinuncerei per nulla al mondo e mi piace dare sempre il mio massimo, anche negli allenamenti.


Detto questo, non sono mica matto. Sono un papà, dopo la corsa voglio tornare a casa mia sano e salvo, e sono ben consapevole che ho da gestire il mio diabete.


Uso la testa. Ma poi ci metto anche il cuore. Non certo per raggiungere chissà che record, la mia vittoria è stare bene.



Basta qualche accortezza e posso gestire la mia passione per lo sport senza impormi particolari limiti. Ad esempio, prima di cominciare l'allenamento controllo il mio livello glicemico. E' ottimale tra i 180 e i 220. Se è più basso mi basta mangiare un biscotto o un cracker per "aggiustarlo". Se invece è più alto, la questione è un po' più complicata ma vado a correre lo stesso. Sono arrivato al punto in cui riesco a regolarmi, come se avessi un termometro interno, che per me è meglio perfino della macchinetta: ogni 5 km prendo il mio "gellino", un concentrato a base di zuccheri, e tengo sotto controllo la glicemia.


Faccio tutto come gli altri, ma un sottofondo di paura mi accompagna sempre, lo ammetto.


Però mi sento al sicuro perchè attorno ho la mia squadra. I miei compagni di corsa sono i migliori infermieri che potrei desiderare: modificano i tragitti se mi vedono un po' in difficoltà, mi chiedono sempre come va e prima di partire si infilano in tasca un "gellino" dei miei perché mi conoscono e sanno che spesso rimango senza.


Insomma, ho trovato un equilibrio perfetto e i medici spesso mi portano come esempio: spesso chi ha problemi di diabete rischia di fare una vita troppo sedentaria. Io sono l'opposto e sono la dimostrazione che il movimento è fondamentale. Basta controllarsi e usare un po' di cervello e si può fare tutto senza correre rischi. "

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