IRONMAN VICHY 2017


Con Settembre tutto riprende e si ritorna alla solita routine.
Ho ripreso a lavorare Lunedì e già sto "correndo come uno treno" cercando di portarmi in pari con tutto quanto lasciato in sospeso prima delle ferie.
Il dopo Ironman, passato in Borgogna, è stato all'insegna della totale libertà (cosa che raramente avviene durante l'anno) concedendomi ogni sorta di cibo, vino, dolci e, non in ultimo, ore di meritato sonno ristoratore, vivendo scandendo il tempo come il luogo dove mi trovavo mi suggeriva di fare : in totale relax.

L'Ironman di Vichy è una bella gara, che consiglio vivamente a tutti. Si percepisce immediatamente che i meccanismi sono ben oliati, l'organizzazione al Top, percorsi panoramici e molto veloci, asfalto rifatto, volontari sorridenti e disponibili, insomma tutto funziona perfettamente, ti senti partecipe e coinvolto prima, durante e dopo la gara, tu sei l'atleta e al resto ci pensa lo staff.

L'unico appunto da fare è riguardo ai giudici, troppo severi e rispettosi alla lettera del regolamento, perfino sulla posizione dell'elastico porta numero....

Quest'anno, soprattutto gli ultimi 2 mesi sono stati pieni d'imprevisti,  non poteva essere differente il weekend della gara, infatti sabato 26 mattina, (giorno prima della gara)  è successo una cosa che poteva compromettere l'Ironman....  sono scivolato dalle scale di casa, facendo 12 gradini con il culo, testa e schiena, risultato subito al pronto soccorso con tre punti di sutura alla nuca, una botta alla schiena e gluteo sinistro. Ma non mi sono allenato 9 mesi per nulla, la mattina successiva ore 6:50  (con un bel cerottone in neoprene che copriva la nuca), eccomi pronto sul pontile del fiume, con più di 2000mila atleti, aspettando il proprio turno per la partenza "Rolling start", gruppo di 3 atleti scaglionati ogni 5 secondi, in questo modo il nuoto, risulta molto più rilassato, senza troppi intasamenti. Ho avuto qualche timore iniziale per la muta vietata, ma appena in acqua, mi sono trovato subito a mio agio, impostando un ritmo regolare e costante, il nuoto, era diviso in due parti con l'uscita all'australiana, che ti permetteva di orientarsi subito, percorso lineare con le boe ben visibili, ho nuotato sereno con buone sensazioni, esco dall'acqua in 1 ora e 10 minuti e considerando che la frazione era 4mila metri e senza l'uso della muta, ho tenuto il mio solito ritmo.



Cambio T1 senza fretta e parto per la frazione di bike, due giri da 93km di cui i primi 60 molto veloci e scorrevoli e gli ultimi 30 mossi con qualche salita più lunga. 

Imposto subito il mio ritmo, dopo mesi e mesi di allenamento le gambe si allineano subito alla frequenza di pedalata stabilita, mi guardo intorno e sono immerso nella campagna francese, ricca di campi verdi e coltivati, alternando passaggi collinari e piccoli borghi caratteristici, i km scorrono veloci sotto le ruote fino al 75 km, dove mi trovo in un gruppo di 5 atleti, viaggiamo alla distanza di 3 metri l'uno dall'altro, complice anche il percorso ondulato, insomma arriva il giudice di gara e ci mostra il cartellino blu a tutti, dandoci 5 minuti di penalità da scontare, non mi sono lamentato più di tanto perché il regolamento parla di 7-10 metri di distanza da atleta a atleta, quindi prendo le giuste misure su chi mi precede e riprendo a pedalare costante, ma neanche il tempo del giro di boa ed ecco il secondo cartellino blu, con altri 5 minuti di penalità che si sommano ai precedenti 5, ma questa volta non è colpa di una "scia volontaria", ma all'approssimarsi di un rondò, un atleta ci supera a gran velocità sulla sinistra, andando lungo in curva, tutti frenano bruscamente e ci ritroviamo per forza di cose, all'uscita della rotonda tutti appaiati, neanche il tempo di fare 300 metri ecco sopraggiungere altro giudice che ammonisce 7 atleti!! Qui scoppia la rivolta con frasi ingiuriose contro il giudice e l'atleta che ha causato il fattaccio!
A questo punto mi crolla il mondo e la motivazione per andare avanti, pensavo di essere squalificato e rallento vistosamente la velocità, lasciando andare il gruppo che tenevo come riferimento, poi in qualche parte della memoria riaffiora il regolamento, ricordandomi che al terzo cartellino di qualsiasi colore si veniva squalificati. Allora mi rianimo, riprendo il ritmo in bici pianificando il da farsi, decido subito di fermarmi al penalty box, scontando i primi 5 minuti e poi, l'altra ammonizione, (pensavo) di scontarla nella frazione di corsa.


Mi alimento e bevo con regolarità verso il 130esimo km accuso un po' di fatica e incomincio a sentire la botta alla schiena del giorno prima, il percorso t'invita a spingere, ma è traditore, perchè i vari mangia-bevi ti rimangono sulle gambe. Ci metto 20 km per superare la crisi, poi all'improvviso riprendo a pedalare bene, facendo gli ultimi 30km a buon ritmo, chiudo la frazione in 5 ore 2 minuti, al netto senza ammonizione in 4 ore 57 minuti, direi ottimo, sono in linea con i tempi prefissati.
Entro in T2, recupero il sacchetto della corsa, mi cambio velocemente e parto per la frazione di Run.

Mi sento bene, le gambe dopo il primo km girano alla grande, non guardo il ritmo e vado a sensazione, ascoltando il mio corpo e trovando quel ritmo dove sono a mio agio, senza fiatone, un po' con il freno a mano tirato, il percorso è tutto lungo il fiume dove abbiamo nuotato, 4 giri da 10,5 km con tre salite corte da fare, ristori ogni 2,5 km mezzo, ben forniti, con ogni tipo di bevanda. Quando è partita la gara era molto nuvoloso e piovigginava, ma ora sono le 13 e c'è il sole con una temperatura intorno ai 35 gradi, devo bere sempre e tanto!

Corro e mi guardo in giro, in diversi punti del percorso trovo sparso il mio gruppo che mi incita, è una grande carica e assorbo tutta quell'energia e la trasformo in corsa - fortunatamente la testa, la schiena e il gluteo non mi danno problemi, concludo il primo giro e guardo il tempo.... forse sto viaggiando troppo veloce, mi segna un passo di 4.14 al km, cerco di rallentare perchè la strada è molto, molto lunga, ma in tanto mi sorgono i primi dubbi, non ho visto nessun penalty box sul percorso, ho ancora 5 minuti da scontare... chiedo ai miei supporter se si possono informare su dove posso trovarla, percorro altri 5km e mi viene detto che sono ormai squalificato, perchè l'ultimo penalty box era all'entrata della T2, quindi prima di lasciare la bici dovevo scontare la penalità.... doccia fredda, ma continuo a correre e penso sul da farsi... l'unica soluzione è simulare l'entrata in zona cambio!!!

Prendo il secondo braccialetto che vuol dire che sto concludendo il secondo giro di corsa, guardo il tempo e sono ancora troppo veloce, la media è salita a 4:25, ma comunque mi sento bene, certo sono stanco, ma le gambe reagiscono bene, supero la zona cambio e attuo il piano che ho pensato, mi sfilo i braccialetti, esco dal percorso Run, vado fino all'entrata della bici e a ritroso rientro verso la T2, stando attendo a non passare sul tappetino del chip, mi fermo al penalty box e spiego ai giudici che rientrando in bici, non ho visto il box e ho tirato dritto, ho lasciato giù la bike, mi sono cambiato, sono partito di corsa e all'uscita della zona cambio ho individuato la tenda e sono venuto a scontare i 5 minuti, i giudici accettano la mia spiegazione e mi fanno scontare la penalità!

Per fortuna sono di nuovo in gara, ma questo stop forzato mi ha "spezzato" il ritmo e le gambe sono diventate pesantissime, appena riparto ho brutte sensazioni, sono a metà della frazione di corsa e da qui in poi sarà un calvario.... incomincio a correre male, scomposto e sento la botta sul gluteo, faccio fatica a sollevare la gamba sinistra, ho caldo, mi dico che se non riesco a tenere il ritmo di prima, non devo sforzarmi, rallento ulteriormente, intorno al 26 km vengo fermato da un giudice il quale mi avvisa che se non alzo l'elastico del numero ad altezza vita verrò squalificato.... mah!! Riprendo a correre ma ho i quadricipiti veramente provati e ho i crampi sotto i piedi, concludo il terzo giro di corsa e mi chiedo come farò a completare l'ultimo giro in queste condizioni, cerco di svuotare la testa togliendo ogni pensiero negativo, non penso a quanto manca, non penso alla sofferenza, ma vado alla ricerca delle sensazioni "buone" che ho provato in allenamento nei mesi passati, cerco rifugio nella mente, penso alla settimana di relax che mi aspetta e come organizzarla, cerco i pensieri positivi a tutte le cose che mi fanno stare bene, allontanando dalla testa ogni "brutto pensiero" e lascio semplicemente scorrere il tempo e la strada sotto di me!

Intanto prendo un'altra strategia, obiettivo correre fino ai ristori, camminare tutta la lunghezza ingurgitando di tutto, ogni cosa che mi veniva passata la buttavo giù!!! Appena superavo il ristoro riprendevo a correre, ormai il ritmo è intorno a 5 minuti al km, ma non è un problema, cerco di portare a casa la pelle, la voglia di fermarmi e camminare è tanta, ma vado avanti, vedo il cartello del 39esimo km e continuo a ripetermi che ormai è finita, penso solo a mettere un piede dopo l'altro, così entro nell'ultimo km cerco di aumentare leggermente il ritmo, guardo quanta gente c'è a fare il tifo, allargo le braccia e scambio qualche 5, scorgo dai loro volti l'emozione è incredibile come questo evento coinvolga il pubblico, finalmente sono sul tappeto rosso, sento i brividi scorrere sulla schiena, cerco i miei compagni di avventura e sono tutti li a fare il tifo per me, li abbraccio con la mente e taglio il traguardo, per la terza volta mi sento dire "YOU ARE AN IRONMAN"  e come ogni volta è una emozione incredibile.... finisco la maratona in 3 ore 22 minuti (3:17 senza penalty),  crollo su una sedia e per 15 minuti non muovo un muscolo, ho finito il mio terzo Ironman con un tempo di 9 ore 42 minuti, al netto senza penalità 9 ore 32 minuti!!



Primo italiano, 48esimo assoluto e ottavo di categoria, senza le penalità ero secondo di categoria ed ero qualificato per Kona! Ma queste sono le regole e questa è la classifica, ma sono comunque contento della gara, ho migliorato il mio personale di ben 40 minuti e ho preso consapevolezza del tempo e di quello che posso fare se affronto una preparazione mirata come ho fatto negli ultimi 9 mesi!

L'Ironman è una gara dura, sai già a priori che dovrai soffrire, tentennerai più volte, vorrai fermarti e dire basta, mentre corri ti dirai che non lo farai di nuovo,  ma una volta finito è una delle emozioni più grandi che puoi provare, per sempre un ricordo indelebile dentro di te!

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