Mercoledì 26 Agosto 2015


Ieri sono tornato a fare il giro delle 15 salite, con la bici da crono, ottima sensazioni e gamba che spingeva bene senza fatica, questa sera si riprende in pista d'atletica, con delle ripetute corti medio/veloci.



Intanto è partita la Vuelta, secondo me la competizione più bella, perchè viene in un periodo climatico dove si pedala bene, propone delle bellissime tappe e a mio avviso le squadre sono più rilassate mentalmente e più pronte ad affrontare le tappe, dopo il tour de france.

Ma c'è già un caso Nibali, espulso dalla Vuelta!!



La Vuelta di Vincenzo Nibali è già finita, il suo orgoglio resta intatto. Il campione italiano, espulso dalla corsa a tappe spagnola per essersi fatto trainare dall'ammiraglia dopo una caduta alla seconda tappa, si è sfogato nella notte su Facebook. Chiede scusa, ma ritiene eccessive le critiche ricevute e anche la decisione dei giudici.

Qui il video : http://www.gazzetta.it/Ciclismo/23-08-2015/clamoroso-nibali-espulso-vuelta-1201056864201.shtml

LO SFOGO — Ecco alcuni stralci (parzialmente riscritti) dello sfogo di Vincenzo Nibali: "Per quello che è successo oggi chiedo scusa pubblicamente a tutti quelli che si sono indignati o vergognati per me (...) Il ciclismo è passione, amore , giornate lontano dalla famiglia con allenamenti estenuanti, troppi sacrifici che iniziano già all'età di 16 anni circa! Quello che è successo oggi alla Vuelta succede in ogni gara: ciò non deve dimostrare che non è sbagliato e devo restare impunito! La giusta punizione da scontare la dettano i giudici. (...) Un anno andato male per mille motivi: arrivo alla Vuelta con la voglia di riscatto dopo una stagione infame, mi ritrovo alla prima tappa con il culo per terra , ti rialzi aiutato da un compagno sperando di non esserti fatto male, ti guardi le ferite lasciate addosso dall'asfalto rovente e cerchi la tua bici che è andata distrutta, panico e caos nel gruppo, tardo a partire ... tanto ... troppo, al punto che quando risalgo sulla mia bici ho un ritardo di 1'20", mi fiondo all'inseguimento senza paura, senza acqua, da solo, piano piano guadagno terreno e trovo i miei compagni che mi aspettano lunga la strada (...), vado avanti per far vedere che non mi sono fatto niente, fino a quello sbaglio che mi costa caro una trainata di 150 metri per cui molti sono pronti a gettare del fango (è rientrato perché si è attaccato...). Nessuno sottolinea che è caduto, che è stato attaccato, che è da solo all'inseguimento contro 18 corridori che spingono a tutta davanti! (...) Nel ciclismo la corsa è corsa, nessuno ti aspetta! Nel ciclismo episodi come questi ce ne sono molti, a maggior ragione dopo una caduta! Alla fine tutto avrei pensato: una multa salata da pagare e una penalizzazione come si usa fare per restare fuori classifica! Avrei accettato anche una penalità di dieci minuti! Dopo tutto IO non sarò il primo né l'ultimo di questa vicenda. Mi scuso ancora per avervi rubato del tempo e grazie del sostegno o meno che mi date!".




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